L'altro Dante: processi di attualizzazione della Commedia

5 settembre 2021

L'altro Dante: processi di attualizzazione della Commedia

L’anno dantesco che si avvia alla conclusione ha visto un notevole fiorire di iniziative – convegni, numeri monografici di riviste, seminari, mostre, ecc. – volte a celebrare il Sommo Poeta. Com’era accaduto in simili occasioni celebrative – ricordiamo almeno quelle novecentesche dei seicento anni dalla morte, nel 1921, e dei settecento anni dalla nascita, nel 1965 – si è molto discusso sull’attualità di Dante, spesso con la riproposizione della secolare diatriba tra propugnatori di un’esegesi esclusivamente accademica, su fondamenti in prevalenza erudito-filologici, e sostenitori di una lettura più aperta alle istanze, anche mediatiche e divulgative, della società contemporanea. In ogni caso, il presupposto di tali manifestazioni ha come radice comune una prospettiva attualizzante: «queste nostre celebrazioni centenarie, o comunque legate al calendario, – scriveva Carlo Dionisotti nel suo Varia fortuna di Dante, a commento di quelle del 1965 – di più o meno famosi personaggi ed eventi, appartengono alla religione laica, democratica, nazionalistica e storicistica, affermatasi in Europa nel secolo scorso. Prima non se ne aveva traccia». D’altro canto, la Commedia di Dante è il classico per eccellenza della nostra letteratura, e, in quanto tale, è «un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire» (Calvino), per cui si legittimano non solo la sua lectura perennis ma anche le riletture secondo prospettive propiziate dalle marche culturali delle varie epoche e persino le transcodifiche in linguaggi non necessariamente letterari. Distinguere, perciò, una tradizione “alta” da una “bassa”, in questo come in altri casi, non ha molto senso, atteso che una cultura in cui difettano permeabilità e osmosi dei suoi comparti fallisce il suo obiettivo primario di costituire un volano di raccordo dell’intera società: l’“altro Dante” – quello che continua a catalizzare l’interesse dei moderni e a intridere di sé le forme espressive della contemporaneità – come voleva Papini, è sempre vivo. E ci si attende che le nuove generazioni di studiosi sappiano da un lato tesaurizzare i lasciti di un’imponente tradizione critica e dall’altro rilanciarne il senso di attualità alla luce di innovativi strumenti esegetici. Partendo da questi presupposti, il seminario si propone di fare il punto sull’attualizzazione dell’opera dantesca nelle sue più ampie accezioni. In particolare, si suggeriscono i seguenti assi di ricerca:

  • Prospettive esegetiche innovative; analisi e ricostruzione di uno o più filoni della critica dantesca contemporanea;
  • Applicazione di specifici codici ermeneutici alla lettura della Commedia (magari attraverso l’utilizzo di metodologie interdisciplinari);
  • Processi di mediazione/traduzione/riscrittura della Commedia e/o transcodifica in linguaggi espressivi contemporanei (non escluso il riuso di particolari topoi in ambiti di genere diversi dalla lirica);
  • Declinazioni mediatiche moderne e contemporanee (cinema, teatro, musica, edizioni illustrate, fumetto, electronic arts). Il seminario è riservato a dottorandi, assegnisti di ricerca e giovani ricercatori di università italiane ed estere. Le proposte di partecipazione potranno essere inviate entro il 5 settembre 2021 al seguente indirizzo: altrodante@libero.it. Il file in PDF dovrà contenere il titolo dell’intervento e un abstract di massimo 300 parole + un PDF con un sintetico profilo (massimo quindici righe) dell’autore della proposta, comprensivo di nome, cognome, indirizzo di posta elettronica, ente di appartenenza. Il tempo accordato agli interventi è di 20 minuti. Oltre che in italiano, gli interventi potranno tenersi in inglese e francese. La selezione delle proposte, fatta dal comitato scientifico, verrà comunicata entro il 15 settembre 2021. La giornata di studi si terrà il 24 novembre 2021 prevalentemente online sulla piattaforma TEAMS, ma una parte degli interventi potrà tenersi – compatibilmente con le condizioni epidemiologiche – in presenza presso l’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti. È prevista la pubblicazione degli atti in volume dotato di ISBN, in seguito a peer review. Organizzatore: Mario Cimini (Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara) Comitato scientifico: Monica Biasiolo (Universität Augsburg), Silvia Fabrizio Costa (Université de Caen Normandie), Giulia Dell’Aquila (Università di Bari Aldo Moro), Paolo De Ventura (University of Birmingham), Stefano Mula (Middlebury College, Vermont), Luciana Pasquini (Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara), Giuseppe Traina (Università di Catania).
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