Call for papers per il panel
Il fumetto italiano tra Paese disegnato e nuvole vaganti: raccontare e raccontarsi senza fare tante storie
American Association for Italian Studies (AAIS) 2026
Università di Sassari, 3-5 giugno 2026
Il fumetto, sin dalle sue origini, ha rappresentato uno specchio e al contempo un motore dell’immaginario collettivo, un linguaggio capace di coniugare arte e narrazione, immagini e parole. In Italia, la storia del fumetto segue un percorso di progressiva emancipazione culturale: nato come strumento di intrattenimento per l’infanzia e come prodotto editoriale di massa nei primi decenni del Novecento, si è via via affermato come forma d’arte autonoma e come mezzo di riflessione critica sulla società. Dal Corriere dei piccoli alle avventure di Tex Willer e Diabolik, il re del terrore, dall’esplosione del fumetto d’autore con riviste come Linus, Frigidaire, Il Male o Blue, fino ad arrivare a oggi con autori come Gipi o Zerocalcare, il medium ha accompagnato le trasformazioni sociali e politiche dell’Italia, fornendo un ricco spazio di sperimentazione linguistica, di innovazioni grafiche e di opposizione culturale. Negli anni del boom economico e della contestazione giovanile, il fumetto italiano diventa luogo di elaborazione del pensiero critico, laboratorio di nuovi linguaggi e di nuove estetiche, capace di affrontare temi politici, esistenziali e sociali con una forza espressiva che anticipa o accompagna le trasformazioni del costume. Autori come Guido Buzzelli, Andrea Pazienza, Milo Manara, Guido Crepax, Hugo Pratt o Lorenzo Mattotti testimoniano la tensione tra sperimentazione artistica e riflessione sul reale, tra narrazione intima e denuncia collettiva. Oggi, l’affermazione del graphic novel e la diffusione di festival, premi e collane editoriali hanno consolidato il riconoscimento del fumetto come strumento di analisi della realtà, le sue trasformazioni e instabilità. In questo contesto si colloca un’esperienze editoriale come La Revue dessinée Italia che dal 2022 incarna una rinnovata concezione del fumetto come forma di giornalismo illustrato e di riflessione civile. Attraverso la combinazione di testo, immagine e testimonianza si invita a riflettere sui seguenti argomenti:
- le sperimentazioni linguistiche e le nuove forme di vedere offerte dal fumetto;
- disegnarsi e raccontarsi come atto politico;
- la satira politica, osservatrice attenta dei giochi di potere e interprete della realtà;
- i legami creati dal fumetto con la letteratura e il cinema.
Le proposte individuali, corredate da breve nota biografica, dovranno essere inviate entro il 3 gennaio 2026 via e-mail all’ organizzatrice del panel: Stefania Gatta (stefania.gatta@eshte.pt) Il panel sarà organizzato nell'ambito del Congresso AAIS 2026 Precarity/Care/Liberation (Sassari, 3-5 giugno 2026). Ogni proposta dovrà includere:
- il titolo della comunicazione;
- un abstract di circa 150–200 parole;
- una breve biografia, contenente nome, affiliazione, posizione accademica e principali interessi di ricerca, con particolare attenzione a quelli in relazione al tema del panel.