CFP "Beppe Fenoglio (1922-1963): al fuoco della controversia"

Scadenza: 15 settembre 2022

CFP "Beppe Fenoglio (1922-1963): al fuoco della controversia"

Si accettano proposte di comunicazione per il Convegno Internazionale di Studi

Beppe Fenoglio (1922-1963): al fuoco della controversia

  • Termine per l'invio delle proposte: 15 settembre 2022
  • Accettazione delle proposte: entro il 15 ottobre 2022
  • Luogo e data del convegno: Torino, 14-16 febbraio 2023

Per tutti i dettagli, scarica la call


Fenoglio è generalmente considerato il più grande narratore della Resistenza e fin dagli anni Settanta la sua opera ha sollevato accesi dibattiti sia sul versante testuale e filologico, specialmente dopo l'edizione critica delle Opere diretta da Maria Corti (Torino, Einaudi 1978), sia in rapporto alle fonti e alla fortuna critica. Quanto all'interpretazione complessiva della sua scrittura, si è oscillato tra una lettura neorealista – così sono stati spesso interpretati, ad esempio, i racconti de I ventitré giorni della città di Alba (1952) e La malora (1954) – e una in chiave di epica moderna, in particolare per le opere postume, Una questione privata (1963) e l’incompiuto Partigiano Johnny (1968). In occasione del centenario dalla nascita dell’autore albese, il Convegno Internazionale di Studi Beppe Fenoglio (1922-1963): al fuoco della controversia – promosso e organizzato dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino – intende anzitutto rivisitare e rimeditare il conflitto di interpretazioni intorno all’opera di Fenoglio con l’obiettivo di riflettere sulla sua collocazione nel canone letterario del secondo Novecento. Nello specifico, si prefigge di indagare la figura e l’opera di Beppe Fenoglio secondo quattro macro-linee direttrici e si articola di conseguenza in quattro sessioni tematiche.

  • La prima (1) è dedicata a discutere e verificare se e in che modo l’opera di Fenoglio si presti a essere interpretata non solo attraverso le categorie di realismo, neorealismo ed epica moderna, ma anche alla luce di alcune categorie storiografiche e interpretative che sono state recepite dalla critica italiana negli ultimi decenni (è il caso di modernismo e neomodernismo) e alla luce di alcune tendenze critiche in atto come la geocritica, l’ecocritica, gli studi di genere e gli studi postcoloniali.
  • La seconda sessione (2) mira a indagare le fonti e i modelli culturali di Fenoglio in senso ampio – ricomprendendo cioè non solo fonti e modelli letterari, ma anche fonti e modelli artistici, antropologici e storico-filosofici – e ad approfondire il significato, il valore e la “traiettoria” che le pratiche dell’intratestualità e dell’intertestualità ricoprono nella sua poetica e nelle sue opere.
  • La terza sessione (3) è dedicata a verificare la “fortuna” di Fenoglio: la sua presenza e la sua “funzione” nel canone letterario del secondo Novecento; la sua influenza puntuale o indiretta su scrittori e scrittrici contemporanei/e; le sue “riscritture” transdisciplinari (adattamenti teatrali, trasposizioni cinematografiche, riletture storiografiche).
  • La quarta sessione (4) mira infine a riflettere sulla lingua e sullo stile dell’autore alla luce delle categorie solitamente, ma non pacificamente, impiegate dalla critica fenogliana (è il caso di espressionismo o di “grande stile”); dell’uso originale del dialetto e dell’inglese (il “fenglese”); del suo rapporto con la retorica fascista; dei problemi di traduzione che hanno incontrato le sue opere maggiori.

Interverranno, in veste di relatori ospiti: Alberto Casadei; Giancarlo Alfano; Rosalba Biasini; Orsetta Innocenti; Fabio Pierangeli; Anna Baldini; Claudio Vela; Enrico Testa.

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