CFP Testo e Senso: "Un’umanità con tutte le facoltà intatte: risvegliarsi dall'immanenza della guerra"

Scadenza: 30 giugno 2023

CFP Testo e Senso: "Un’umanità con tutte le facoltà intatte: risvegliarsi dall'immanenza della guerra"

Un’umanità con tutte le facoltà intatte: risvegliarsi dall'immanenza della guerra

Testo e Senso n. 26 (2023)

  • Termine per l’invio delle proposte: 30 giugno 2023.

Nel racconto di J. D. Salinger, Per Esmé con amore e squallore, la guerra è una presenza immanente e devastante, anche se non è mai raccontata in presa diretta: bastano le sue conseguenze a testimoniare la presenza persistente di un orrore infernale che non vuole abbandonare la condizione umana. Pure a voler guardare il mondo nella prospettiva di un canone occidentale, non è possibile dimenticare che la sua opera fondativa prende le mosse dal teatro di morte di un conflitto rabbioso e sanguinoso. Le stesse qualificazioni linguistiche della guerra ci parlano di una fantasia scellerata dell’uomo di inventare modi e pretesti per offendere, attaccare, contrattaccare altri uomini: di posizione, di movimento, lampo, santa, per bande, civile, totale, atomica, chimica, batteriologica, convenzionale, asimmetrica, fredda, preventiva… Di contro, lo stato di quiete e concordia della pace appare quasi indeclinabile, se non quando ne contraddice la sua nozione (pace armata). La narrazione di pacificazione affermatasi in Europa negli anni successivi al crollo del muro di Berlino questo aveva fatto, aveva rimosso sotto il tappeto della delocalizzazione e della (macabra) delega le armi che continuavano senza vera sosta ad alimentare la presenza di conflitti e violenze nel mondo. Ora che quell’outsourcing si è riscoperto così geograficamente vicino, il numero 26-2023 di «Testo e Senso» chiama a una riflessione sull’immanenza multiforme della guerra e sulla speranza estatica della pace e di un nuovo umanesimo, nonché sui linguaggi e sulla comunicazione della guerra – e della pace – o, ancora, sui meccanismi di manipolazione mediatica che, soprattutto nella cornice della società dell’infotainment, riverberano e amplificano, sul piano comunicativo, la guerra stessa e la sua ideologia, le sue strutture, i suoi schemi. Come sempre, teoria e critica della letteratura, studi culturali, media studies, linguistica, scienze cognitive, paragone delle arti sono solo alcuni dei campi suggeriti per il confronto interdisciplinare che la rivista promuove.

Le proposte di articoli, comprensive di nome dell’autore, email, università di appartenenza, titolo e abstract in italiano e inglese, devono essere inviate alla Redazione entro il 30 giugno 2023.
Per tutte i dettagli, visita il sito dedicato

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