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In famiglia tutto bene?
Scadenza: 3 gennaio 2026.
Nella letteratura italiana del Novecento, la famiglia emerge come una delle forme più persistenti e al tempo stesso più instabili della modernità. Da spazio di sicurezza a luogo di crisi, da istituzione normativa a teatro della vulnerabilità, la famiglia si rivela un dispositivo privilegiato per esplorare le tensioni tra precarietà, cura e liberazione. La precarietà dei legami, la trasformazione dei ruoli di genere, la crisi dell’autorità patriarcale, la ridefinizione delle genealogie e dei compiti della cura rendono la famiglia un campo di esperimenti simbolici e politici: luogo in cui la soggettività si forma e si disfa, dove l’intimità si intreccia alla violenza, e dove il desiderio di liberazione si misura con il peso dell’eredità e del linguaggio familiare.
Questa sessione intende interrogare la famiglia come categoria critica e scena discorsiva, in cui la letteratura agisce come forma di pensiero e di elaborazione affettiva. Si invita a sottoporre proposte che, a partire da testi del lungo Novecento italiano, esplorino le figure e le narrazioni familiari alla luce di prospettive teoriche femministe, queer, psicoanalitiche e postumaniste.
Tra i possibili ambiti di riflessione:
• la famiglia come figura della precarietà moderna e della vulnerabilità condivisa;
• la cura come gesto ambivalente, tra responsabilità, desiderio e dominio;
• le genealogie interrotte, le eredità rifiutate e le nuove alleanze affettive;
• la scrittura come atto di cura o di rottura del linguaggio familiare;
• il corpo e la casa come luoghi di conflitto e di reinvenzione politica.
Saranno particolarmente benvenuti interventi su autori e autrici che hanno tematizzato, messo in crisi o reinventato la famiglia come forma di vita e di racconto — da Pirandello, Moravia e Pasolini a Morante, Ginzburg e Ceresa, da Ferrante a Murgia, ecc. — nonché analisi di scritture meno canoniche o marginali che propongano visioni alternative sul tema.
Proposte di intervento (titolo, abstract di 150-200 parole e breve bio) possono essere inviate entro il 3 gennaio all’indirizzo dell’organizzatrice del panel, Tatiana Crivelli, alla mail: tatcriv@rom.uzh.ch.
Il panel sarà organizzato nell'ambito del Congresso AAIS 2026 Precarity/Care/Liberation (Sassari, 3-5 giugno 2026).