[31.03.2019] Convegno Internazionale Romania contexta II edizione: "Sparizioni, cancellazioni, dimenticanze nelle lingue e nelle letterature romanze"

11-12 ottobre 2019 Università Babeș-Bolyai (Facoltà di Lettere) Cluj-Napoca (Romania)

CONVEGNO INTERNAZIONALE

Romania contexta

II edizione

Sparizioni, cancellazioni, dimenticanze nelle lingue e nelle letterature romanze

11-12 ottobre 2019

Università Babeș-Bolyai (Facoltà di Lettere)

Cluj-Napoca (Romania)

Nell’ambito della produzione e della ricerca tanto letteraria che linguistica si producono e intervengono, per ragioni di varia natura, diverse forme di sparizione, di dimenticanza, di perdita o di cancellazione.

In campo linguistico, le sparizioni possono avvenire a più livelli: prima di tutto, i cambiamenti linguistici implicano diverse forme di cancellazione o di perdita di elementi. Poi, l’analisi e la descrizione delle lingue e del linguaggio conoscono, a loro volta, delle forme di abbandono - di un concetto o di un metodo, dovute al modo in cui si costruisce l’approccio a un fenomeno linguistico. La sparizione si può ugualmente notare all’interno della produzione discorsiva, sotto forma di elissi o abbandono di una pratica discorsiva. Infine, nell’atto di traduzione si può incontrare la perdita di un significato o di un effetto stilistico, poiché il traduttore può essere spinto a rinunciare a certi elementi testuali oppure discorsivi.

Nell’ambito della storia letteraria, la dimenticanza è un fenomeno meno studiato, ma partecipa alla costituzione degli svariati canoni o delle diverse “mode” estetiche lungo il tempo, modificando la dinamica tra le letterature maggiori e le letterature periferiche, tra gli arcaismi e i modernismi.

Una parte della narrativa contemporanea affronta il tema della sparizione come controreazione all’ipervisibilità specifica al XXI secolo. Essa si può presentare come una sorta di pulsione catartica contro l’eccesso di memoria che la letteratura mette in opera, in particolare negli scritti autobiografici e autofinzionali, ma si può scattare anche tramite meccanismi istituzionali (antologie e storie letterarie, canoni, ristampe ecc.).

Intendiamo affrontare le sparizioni, le cancellazioni e le dimenticanze come tematica centrale della narrazione letteraria, come metodo di scrittura e come vera e propria poetica oppure come topos identitario che raffigura l’impossibilità di circoscrivere l’io e porta a un’autentica “decreazione”. La cancellazione autoriale diventa per numerosi scrittori una soluzione ingegnosa per evitare la censura e dichiarare l’autonomia dell’opera e della lettura, da mettere spesso in relazione con lo pseudonimo e con la delegazione della responsabilità creatrice ad altre figure, personaggi inclusi. Il rifiuto della mediatizzazione dello scrittore e la costruzione di una posizione negativa saranno dei fenomeni da prendere in considerazione dalla prospettiva dell’oblio e della cancellazione. La critica genetica fornirà, al contempo, un campo di investigazione fertile al fine di affrontare, tramite le lenti della scelta, i rifiuti e le censure.

Proponiamo agli studiosi provenienti da diversi settori una riflessione sulle diverse forme di perdita e di dimenticanza presenti nella linguistica e nella letteratura, e, al contempo, sul contrario di tale fenomeno, vale a dire su una possibile rinascita di elementi sepolti, sulla riutilizzazione di un modello caduto in disuso, sulla ricomparsa di certi item oppure sul fenomeno di exaptation.

La nostra riflessione si concentra sui seguenti campi di ricerca qui di seguito suggeriti:

- sparizione di tratti fonetici, morfologici o semantici;

- cancellazione di categorie di lingua o di analisi e di descrizione delle lingue;

- sparizione di lessemi;

- sparizione di morfemi;

- abbandono di concetti e di metodi;

- ommissioni, elissi e abbandoni di pratiche discorsive;

- forme di oblio nella storia della linguistica;

- perdita d’espressività nell’atto di traduzione;

- sparizione e persistenza delle tracce;

- esilio, oblio e ricerca identitaria;

- epoche, periodi e generi letterari dimenticati;

- retorica e poetica della sparizione e della cancellazione;

- rivisitazioni, riletture, riusi, revival;

- dimenticanza e rinascita delle letterature;

- canone letterario e opere fuori dagli schemi.

Le lingue di lavoro del convegno sono il francese, l’italiano, lo spagnolo e il portoghese.

Le proposte di comunicazione sotto forma di riassunto (in formato word), di massimo 500 parole, accompagnate da una breve nota bio-bibliografica, devono essere inviate entro il 31 marzo 2019. Il comitato scientifico vaglierà le proposte arrivate e il comitato organizzativo invierà agli autori la notifica dell’accettazione entro il 12 maggio 2019.

La quota di iscrizione è di 40 euro / 180 RON e comprende le spese organizzative, le pause caffé, due colazioni di lavoro, pubblicazione degli atti (solo i saggi selezionati). Il pagamento verrà effettuato all’arrivo presso la segreteria del convegno.

Le spese di viaggio e di alloggiosono a carico dei partecipanti.

L’indirizzo di posta elettronica a cui inviare i riassunti, le note bio-bibliografiche e dove poter ottenere maggiori informazioni legate all’organizzazione del convegno è il seguente: romaniacontexta@gmail.com

Comitato scientifico:

Roberto Antonelli (Accademia dei Lincei, Italia)

Lorenzo Renzi (Padova, Italia)

Luigi Tassoni (Pécs, Hungary)

Jukka Havu (Tampere, Finland)

José Manuel González Calvo (Extremadura, España)

Marisa Martínez Pérsico (Macerata / Guglielmo Marconi, Italia)

Maria Helena Araújo Carreira (Paris 8 - Saint-Denis, France)

Isabel Margarida Duarte (Porto, Portugal)

Rogélio José Ponce de León Romeo (Porto, Portugal)

Maria de Fátima Marinho (Porto, Portugal)

José Manuel da Costa Esteves (Paris X Nanterre, France)

Comitato organizzatore:

Sezione italiana: Monica Fekete, Delia Morar

Sezione francese: Anamaria Curea, Andrei Lazar

Sezione spagnola: Sanda Moraru, Luminița Tunsoiu

Sezione portoghese: Veronica Manole

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