CELEBRAZIONI PER I 700 ANNI DALLA MORTE DI DANTE
La “varia fortuna di Dante” in Italia e in Europa
24 - 26 novembre 2021
COMITATO PROMOTORE: Floriana Calitti, Sandra Covino, Elena Pistolesi, Enrico Terrinoni
La “varia fortuna di Dante” nella storia letteraria e linguistica italiana mostra come le vicende politiche di un paese possano incidere sulla lettura di un classico senza modi carne lo statuto. Il Convegno si ispira al saggio che Carlo Dionisotti scrisse in occasione dei settecento anni dalla nascita con l’in- tento di “riesaminare le premesse storiche” del culto di Dante. Vale la pena di riproporre oggi, in occasione di una nuova e partecipata celebrazione, la questione del “principato dantesco” nella discussione che coinvolge il canone nazionale ed europeo. La prospettiva del canone pare oggi superata dalla crisi degli Stati-nazione, dalla dimensione globale della letteratura e dalla contestazione radicale del concetto di classico posto al servizio delle identità particolari. La revisione in atto dei paradigmi storiogra ci non coincide però con la loro dissoluzione, piuttosto ci invita a interpretarli, nel passato e nel presente, come frutto di una storia più ampia e articolata, fatta di relazioni, di in uenze e, talvolta, di censure. Dante per primo de nì lo spazio lirico europeo per temi e metri, ideò una linea interpretativa della poesia che dai siciliani giungeva a lui nella forma del volgare illustre. Considerato ora glio della barbarie ora genio indiscusso, Dante attraversa le storie della letteratura, della linguistica, della loso a e della teoria politica vincolato, come nessun altro autore, alla costruzione dell’identità nazionale. Proprio perché Dante è il padre della lingua italiana e, per le peculiari vicende della nostra storia, involontario padre della patria, ampliare lo sguardo dall’Italia ad altre letterature europee signi ca calare l’interpretazione della sua opera in spazi non condizionati dal mito della fondazione che si è con- solidato a partire dal primo Ottocento. Daremo dunque per scontata l’esistenza dei canoni nazionali per interrogarli, seguendo le orme di Dante, non nella loro ssità, ma in quanto occasioni di ibridazione e di mutamento.
PROGRAMMA
MERCOLEDÌ 24 NOVEMBRE 2021, ore 15:00-18:00
Saluti istituzionali
Roberto Antonelli (Sapienza, Università di Roma) - Dante storiografo della lirica italiana e romanza Sandra Covino (Università per Stranieri di Perugia)- Tra nazionalismo e universalismo: Dante in due interventi di E. G. Parodi e di F. D’Ovidio a cavallo della prima guerra mondiale
Discussione e pausa caffè
Elena Pistolesi (Università per Stranieri di Perugia) - Dante nella Storia della lingua italiana di Bruno Migliorini
Roberta Cella (Università di Pisa) - Dante nei manuali di storia della lingua italiana
Discussione
GIOVEDÌ 25 NOVEMBRE 2021, ore 9:00-13:00
Fabrizio Amerini (Università degli Studi di Parma)- Dante e la loso a medievale: un percorso storiografico
Amedeo De Vincentiis (Università degli Studi della Tuscia) - Senza l’impero: come leggere Dante a Firenze nel Trecento Federico Sanguineti (Università degli Studi di Salerno) - Dante poeta del proletariato
Discussione e pausa caffè
Floriana Calitti (Università per Stranieri di Perugia) - Il “mito” delle Tre corone Duccio Tongiorgi (Università di Genova)- Variazioni di canone. Dante nelle antologie scolastiche tra Sette e Ottocento
Stefano Jossa (Royal Holloway University of London) - Dante e Pinocchio campioni della nazione
Discussione e pausa pranzo
GIOVEDÌ 25 NOVEMBRE 2021, ore 14:00-16:30
Tavola rotonda Englishing Dante
Marco Sonzogni (Victoria University of Wellington, NZ); Michael Palma (Vermont, USA; poet, translator of Dante and many modern Italian poets); Enrico Terrinoni (Università per Stranieri di Perugia).
Pausa caffè
Nick Havely (University of York, UK) - La ricezione di Dante nel mondo anglofono
Piero Boitani (Sapienza, Università di Roma) - Il valore e i vizi umani: i due modelli di Ulisse e Ugolino
Discussione
VENERDÌ 26 NOVEMBRE 2021, ore 9:00-12:00
Sergia Adamo (Università degli Studi di Trieste) - Dante e il canone della “letteratura mondiale”
Luca Crescenzi (Università degli Studi di Trento) - Due secoli di Dante in Germania fra acquisizione e imitazione
Giuseppina Giuliano (Università degli Studi di Salerno) - “Il più grande simbolista”: Dante nell’opera di Dmitrij Mere kovskij
Discussione e pausa caffè
Massimo Lucarelli (Université Savoie Mont Blanc de Chambéry) - Sulla varia fortuna di Dante in Francia nel Cinquecento: il caso delle prime traduzioni francesi dell’Inferno e del Paradiso
Rossend Arquès (Universitat Autònoma de Barcelona) - Illustrare la Commedia nel VII centenario della nascita di Dante: percorsi europei da Joaquín Vaquero Turcios a Salvador Dalí
Gabriella Gavagnin (Universitat de Barcelona) - Dante “esposto” nella letteratura catalana
Discussione e chiusura dei lavori