Inferno XXIX

Inferno, Canto XXIX

I falsari e la disgustosa corruzione delle loro membra

falsari

Geri del Bello, Griffolino d’Arezzo, Capocchio
vv. 13-15, vv. 25-27, vv. 58-60, vv. 109-11, vv. 118-120, vv. 136-138.

Spedali, marcite membra, tristizia, popolo infermo, ammalati, sono alcuni dei termini di cui si avvale Dante per descrivere la vista ripugnante dei falsari, collocati nella X bolgia dell’VIII cerchio. Un’atmosfera che purtroppo ha molte (troppe) similitudini con quella che sta vivendo l’Italia del 2021, in cui la distanza è l’unico rimedio per «riveder le stelle». Ma nel frattempo, uniti dallo schermo di un PC e dai versi danteschi, possiamo ammirare, dalle aule del Convitto di Lovere, la maestosa grandezza della Basilica di Santa Maria che, con i suoi 500 anni appena compiuti, ci ricorda l’importanza di “resistere” e la forza rasserenante della bellezza.

Prodotto da:

Liceo Linguistico annesso al Convitto Nazionale “Cesare Battisti” di Lovere (BG)

Studenti coinvolti e ruoli: Montaggio video: Rudy Ottelli e Leonardo Silva
Scansione del canto: Elena Ducoli, Samantha Gervasoni, Sara Ghiroldi, Amna Mehic, Livia Minini, Giorgia Palazzolo
Ricerche sui personaggi storici: Matilde Cotti Piccinelli, Rebecca Fenaroli, Lorenzo Remondi, Giorgia Serioli
Referenze iconografiche: Giorgia Rebecca Baiguini e Silvia Cesari
Fotografie Basilica di Santa Maria in Valvendra: Irene Guerra e Giulia Ronco
Scelta terzina emblematica: Benedetta Ferri, Lorenzo De Vignani e Simona Romele
Lettori singole terzine: Martina Belingheri, Lisa Cavalli, Francesca Ghilardi, Wendy Rista e Sara Spatti

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