Egemonie e margini nella letteratura italiana

Genova 2025

Egemonie e margini nella letteratura italiana
Genova, 11-13 settembre 2025
Università di Genova

Egemonie e margini nella letteratura italiana

XXVIII Congresso Nazionale dell’Associazione degli Italianisti

Nella prospettiva di una letteratura italiana aperta al mondo, con particolare riguardo alla dimensione internazionale delle reti culturali e alle relazioni istituite per mezzo della letteratura e della critica letteraria, il tema Egemonie e margini permette di esplorare il rapporto tra la letteratura italiana e le dinamiche sociali e culturali dalle origini ai nostri giorni e di mettere a fuoco il ruolo del letterato nelle istituzioni comunali, nella società delle corti, nella geografia politica dell’Ancien Régime e nelle trasformazioni che dalla Rivoluzione francese conducono allo sviluppo delle democrazie moderne e contemporanee in Italia e nel mondo.
Si intende considerare in particolare la dialettica tra la produzione letteraria frutto di posizioni egemoniche e le istanze delle realtà collocate ai margini del potere, le voci del dissenso, della polemica, della satira e soprattutto della rivendicazione politica. Lo scopo del congresso è indagare come queste espressioni critiche influenzino il discorso letterario e quanto la letteratura sia a sua volta in grado di agire attivamente sulla vita collettiva e sull’emergere di un ‘discorso pubblico’. In questo senso, il concetto di ‘margine’ andrà riferito anche alla progressiva e crescente marginalizzazione che la nostra disciplina, in misura anche più forte di altri saperi umanistici, ha conosciuto e sta conoscendo nella società contemporanea, con il rischio concreto che la letteratura venga confinata (o forse si auto-confini) in una dimensione puramente specialistica e accademica. Occorrerà dunque ragionare anche sullo statuto odierno delle figure connesse all’attività letteraria, interrogandosi sulle strategie necessarie affinché scrittori, studiosi, docenti e critici militanti possano recuperare un ruolo più riconoscibile nel discorso pubblico, nel solco della storica vocazione di umanesimo civile della nostra disciplina.
Tra le questioni teoriche connesse al tema si trova quella del canone letterario, inteso come espressione della cultura prevalente, ma comunque sottoposta a ricorrenti contestazioni, obiezioni e proposte di revisione, spesso nate da trasformazioni degli assetti sociali. Si pensi all’ormai desueta definizione di maggiore/minore, spesso condizionata dalle dinamiche potere/esclusione o centro/periferia, e inefficace a determinare un sistema ben più complesso; oppure ai casi di singoli scrittori “irregolari” o di esperienze collettive che, programmaticamente, contestano temi e forme della letteratura canonica e ‘istituzionale’ del proprio tempo (ad esempio, le varie declinazioni del burlesco e del satirico); alle espressioni letterarie di movimenti rivoluzionari o di contestazione politica; alle voci marginali, ma la cui effettiva ricezione può riservare sorprese, che mettono in discussione norme e modelli sociali consolidati (ad esempio, le scritture contro le monacazioni forzate); alla questione femminile e delle rivendicazioni di genere nella ridefinizione di un canone letterario più inclusivo e finalizzato a riequilibrare, se non a superare, la dialettica ‘egemonie’/‘margini’.

Tra le piste di ricerca possibili ma non esaustive:
canoni linguistici e letterari; centro e periferie; letteratura fuori d’Italia; geografia e storia della letteratura; querelles e discussioni; questioni di storiografia letteraria; il letterato e le istituzioni culturali e politiche; marginalizzazione dei saperi umanistici e ruolo della scuola e dell’università.

Si raccomanda che le piste di ricerca indicate, seppure molto varie, siano ricondotte al tema proposto in modo da avere un quadro il più possibile omogeneo della dialettica che governa da sempre la nostra storia letteraria tra la norma e lo scarto, l’egemonia e i margini.


Si ricorda che la partecipazione al congresso è subordinata alla regolarizzazione della posizione associativa, secondo le modalità aggiornate disponibili QUI


Cena sociale

La cena sociale si terrà venerdì 12 settembre alle ore 21.00 presso la Terrazza “Settimocielo” all’ultimo piano del Grand Hotel Savoia di Genova, con vista sul porto e sul centro storico, riconosciuto dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità per il sistema delle Strade Nuove e dei Palazzi dei Rolli.
Il costo per la partecipazione è stato fissato a € 46 per i Soci e gli Associati. Le iscrizioni dovranno essere effettuate entro il 15 luglio 2025. I posti a disposizione sono 200, è pertanto consigliabile iscriversi al più presto seguendo attentamente la procedura indicata.

Per ulteriori dettagli, scarica il file allegato

Per aderire alla cena sociale occorre seguite attentamente questa procedura:
  • inviare una mail all’indirizzo adicenasociale2025@gmail.com e comunicare la propria prenotazione
  • attendere da questo indirizzo la mail di conferma
  • una volta ricevuta la mail di conferma, versare entro 3 giorni la quota di partecipazione di 46 euro (conto IT61 N030 6904 0131 0000 0060 997 intestato all’Associazione degli Italianisti), con causale “Partecipazione alla cena sociale Adi 2025”: NB: Si ricorda che, per chi deve pagare sia la quota associativa che la cena sociale, i due importi dovranno essere versati obbligatoriamente in modo separato, indicando causali distinte. Non saranno accettati versamenti unificati in nessun caso.
  • trasmettere la ricevuta del versamento ancora all’indirizzo adicenasociale2025@gmail.com. In quest’ultimo messaggio sarà possibile segnalare eventuali allergie e intolleranze alimentari.

Informazioni logistiche

Sedi del convegno e mezzi di trasporto: indirizzi, mappa e informazioni sono disponibili cliccando QUI
Strutture convenzionate: Il file con la lista delle strutture convenzionate è disponibile cliccando QUI.


Organizzato da

AdI – Associazione degli Italianisti
Università di Genova

Con la collaborazione del Comune di Genova e della Regione Liguria

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