Guglielmo Barucci

Università:
Università degli Studi di Milano
Dipartimento:
Studi letterari filologici linguistici
Ruolo:
Ricercatore
Email:
guglielmo.barucci@unimi.it
Curriculum:
pdf_ute_8ba70172d7.pdf

Pubblicazioni

Monografie:

I segni e la storia. Modelli tacitiani nella Storia d’Italia del Guicciardini, Milano, led, 2004.

Le solite scuse. Un genere epistolare del Cinquecento, Milano, FrancoAngeli, 2009.

“Simile a quel che talvolta si sogna”. I sogni del “Purgatorio” dantesco, Firenze, Le Lettere,.2012.

Edizioni:

Le vulgari elegantie e Le tre fontane di Niccolò Liburnio, Torino, res, 2005.

Articoli in riviste:

Percorsi e architetture tacitiani nella Storia d’Italia del Guicciardini, in «Proteo», 1 (1999), pp. 17-27.

Sintassi e spazio strofico nelle odi di Bernardo Tasso: la continuità come elemento classico, in «Studi tassiani»51 (2003), pp. 15-41. (Saggio vincitore del “Premio Tasso 2003”).

Silenzio epistolare e dovere amicale. I percorsi di un topos dalla teoria greca al Cinquecento, in «Critica letteraria», 33/2 (2005), pp. 211-252.

L’autore in scena, gli attori dietro la scena. Mutazioni del Prologo nella commedia rinascimentale, in «Stratagemmi», 1/4 (2007), pp. 107-140.

“Chiosar con altro testo”. Le Tre Corone per un commento rinascimentale ai “Topica” di Cicerone, in “Parole rubate / Purloined Letters”, 1 (2010), rivista elettronica (http://www.parolerubate.unipr.it/issues.php).

Articoli in volume:

La gola, il corpo, la giustizia (If. VI),in Francesco Spera (a cura di), La divina foresta, Napoli, D’Auria, 2006, pp. 31-70.

La Congiura dei Baroni di Camillo Porzio: modelli e forme dell’inganno, in E. Menetti e C. Varotti (a cura di), La letteratura e la storia, Atti del IX Congresso Nazionale dell’adi (Bologna-Rimini, 21-24 settembre 2005), Bologna, Gedit, 2007, pp. 369-378.

Appunti per la ricerca metrica di Bernardo Tasso: il sonetto, in C. Milanini e S. Morgana (a cura di), Per Franco Brioschi. Saggi di lingua e letteratura italiana (“Quaderni di Acme” 94), Milano, Cisalpino, 2007, pp. 161-172.

Erotico e demoniaco nell’incubo della femmina balba, in Francesco Spera (a cura di), Novella fronda, Napoli, D’Auria, 2008, pp. 97-120.

Plinio, e Seneca, in due lettere rinascimentali fittizie dalla villeggiatura, in M. Gioseffi (a cura di), Uso, riuso ed abuso dei testi classici,Milano, Led, 2010, pp. 175-198.

Poscia ch’Amor del tutto m’ha lasciato: gli exempladi comportamento, in C. Berra e P. Borsa (a cura di), Le Rime di Dante, atti delXIII Convegno di Letteratura italiana organizzato dal Dipartimento di Filologia moderna dell’Università degli Studi di Milano (Gargnano del Garda, 25-27 aprile 2008), Milano, Cisalpino, 2010, pp. 251-277.

Dal borgo alla città: Firenze e l’anti-Firenze, in Francesco Spera (a cura di), Steffa forte. Studi danteschi, Napoli, D’Auria, 2010, pp. 11-31.

Un singolare caso di paratesto guicciardiniano: la Bertano 1580 a cura di Marinelli, in La “Storia d’Italia” di Guicciardini e la sua fortuna, a cura di C. Berra A.M. Cabrini, Milano, Cisalpino, 2012, pp. 377-398.

Altro:

Dodici voci (Ambrogio; Ario; Arnaldo da Brescia; Bakunin, Michele; Bergin, Peter; Cecilia Rei; Giuseppe Scacerni; Don Gregorio; Don Ignazio e Don Flaminio; Lazzaro Scacerni; Pietro o Simone o Simon Pietro; Sergio) del Dizionario dei personaggi, voll. 3, Torino, utet, 2003; tre di queste (Arnaldo da Brescia; Don Ignazio e Don Flaminio; Pietro o Simone o Simon Pietro) poi in Storia della letteratura italiana, diretta da E. Cecchi e N. Sapegno, Milano, Garzanti, voll. di appendice, in corso di stampa).

Recensioni:

rec. a A. Bianchi, Alterità ed equivalenza. Modelli femminili nella tragedia italiana del Cinquecento, Milano, Unicopli, 2007, in «Campi immaginabili», 36/37 (2007), pp. 405-407.

rec. a V. Imbriani, Merope IV. Sogni e fantasie di Quattr’asterischi, a cura di R. Rinaldi, Roma, Carocci, 2009, in «Campi immaginabili», 40/41, (2010), pp. 450-451.

rec. a L. Braida, Libri di lettere. Le raccolte epistolari del Cinquecento tra inquietudini religiose e “buon volgare”, Roma-Bari, Laterza, 2009, in «Giornale Storico della Letteratura Italiana», CLXXXVIII, f. 622 (2011), pp. 290-294.

Ricerche in corso

La favola nel Rinascimento.

Curriculum

Guglielmo Barucci (1973) è ricercatore dal 2006, confermato nel 2010, in Letteratura italiana presso il Dipartimento di Studi letterari, filologici e linguistici (sezione di Filologia moderna).

Precedentemente si è addottorato in Storia della Lingua e della Letteratura italiana presso il Dipartimento di Filologia moderna dell’Università degli Studi di Milano (2003, XV ciclo), con una tesi dal titolo «Ad imitazione degli antichi poeti greci e latini». Il libro Hinni et ode di Bernardo Tasso, tutore il prof. Francesco Spera. Dal 2003 al 2006 è stato titolare di un assegno per la collaborazione alla ricerca presso l’Università degli Studi di Parma (Dipartimento di Italianistica) sul tema delle interferenze tra epistolografia latina e epistolografia volgare.

Dall’a.a. 2008-09 è docente in affidamento del corsi di Letteratura italiana presso il Corso di laurea in Beni culturali dell’Università degli Studi di Milano; precedentemente ha insegnato Letteratura italiana per due anni presso il Corso di laurea in Beni culturali dell’Università degli Studi dell’Insubria (Como-Varese).

Dall’a.a. 2012-13 è docente del modulo di Letteratura italiana all’interno del TFA (classe 050) organizzato dall’Università degli Studi di Milano.

È membro del Collegio di Dottorato in Storia della lingua e letteratura italiana della Scuola di Dottorato in Humanae litterae dell’Università degli Studi di Milano.

È stato membro di diverse commissioni interne all’Ateneo: Comitato Scientifico per le Risorse Elettroniche della Divisione Coordinamento Biblioteche; Commissione per la biblioteca di Scienze dell’Antichità e Filologia moderna; Commissione Pari per il corso di Beni culturali.

Nel 2006-07 è stato responsabile della sezione Rinascimento-Barocco per la Carta delle Collezioni – patrimonio librario e digitale – del settore di Italianistica per la nascente BEIC, la Biblioteca Europea di Informazione e Cultura di Milano (responsabile scientifico prof. Francesco Spera).

Nella sua ricerca scientifica si è occupato principalmente di Rinascimento: epistolografia (soprattutto con la monografia Le solite scuse. Un genere epistolare del Cinquecento, FrancoAngeli 2009), storiografia (in particolare la monografia I segni e la storia. Modelli tacitiani nella Storia d’Italia del Guicciardini, led2004), lirica (tesi di dottorato su Bernardo Tasso), divulgazione grammaticale, lessicografia e retorica (soprattutto con l’edizione di due opere di Niccolò Liburnio, Le vulgari elegantie e Le tre fontane, res2005, e un intervento sul commento di Della Barba ai Topica di Cicerone, 2010), teatro. Si è occupato inoltre di Dante, tanto per la Commedia (specie con la monografia “Simile a quel che talvolta si sogna”. I sogni del “Purgatorio” dantesco, Le Lettere 2012) quanto per la lirica.

Ha vinto il “Premio Tasso” nel 2003.

Back to top