Convegno di studi
Transcodificare Petrarca
L'Aquila, 4-5 dicembre 2025
Università degli studi dell'Aquila - Dipartimento di Scienze Umane
Per tutti i dettagli, scarica il programma e il pieghevole. Per seguire il convegno da remoto scrivere alla seguente e-mail: transcodificare.petrarca@gmail.com.
Convegno
Donne e scena. La drammaturgia femminile autoriale e attoriale tra Cinquecento e primo Novecento.
Padova, 1-2 dicembre 2025
Università di Padova - Dipartimento di Studi linguistici e letterari
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Convegno
Drammaturgia femminile: autrici teatrali della modernità letteraria
L'Aquila, 27-28 novembre 2025
Università degli studi dell'Aquila - Dipartimento di Scienze Umane
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Convegno
Testo scritto e testo rappresentato. Dialoghi sul teatro rinascimentale italiano
Padova, 29-30 settembre 2025
Università di Padova - Dipartimento di Studi linguistici e letterari
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Congresso ADI Genova
Panel 28. La satira in scena: spazi satirici nel teatro dal Cinque al settecento
Genova, 11-13 settembre 2025
Venerdì 12 settembre, ore 14.30, aula 8 Albergo dei Poveri
Proponenti: Gruppo di Ricerca ADI “Letteratura e Teatro”
Maria Cristina Figorilli (Università della Calabria) e Valeria Merola (Università dell’Aquila)
Discussant: Simona Morando (Università di Genova)
Del teatro italiano dei secoli XVI-XVIII è nota la tendenza al realismo, volta al coinvolgimento e all’immedesimazione del pubblico rispetto alla pièce cui si assiste. Tra i diversi elementi che concorrono alla resa realistica dei prodotti drammaturgici, la satira più di ogni altro apporta un contributo di spiccato sincronismo: proponendosi in forma di battute argute, sermoni dalla forte carica polemica oppure allusioni di non sempre facile interpretazione, gli incisi satirici sono in grado di conferire a commedie e tragedie un tocco di immediata concretezza, altresì di proiettare il pubblico nell’hic et nunc. A conferma dei numerosi punti di contatto tra la scrittura teatrale e il registro satirico, si pensi ai tanti autori drammatici che nel corso della propria produzione hanno dato prova di attitudine al «dire male» di machiavelliana memoria: Ariosto, simultaneamente comico e satirico; Aretino, «flagello de’ principi» e aggressivo censore dei vizi della corte; Giraldi Cinzio autore di tragedie permeate di contenuti politici e morali. Il panel propone una riflessione sulle interazioni tra la scena teatrale dei secoli XVI-XVIII e la satira, prendendo in considerazione le diverse sfaccettature assunte da quest’ultima: satira ad personam, satira politica, satira di costume e descriptio morum, armi che commediografi e tragediografi brandiscono in maniera provocatoria.
Convegno internazionale di Studi
Il libro di teatro e l'editoria italiana nel Seicento. Casi di studio e progetti digitali tra Francia, Italia e Spagna.
Genova, 5-6 giugno 2025
Università di Genova - Dipartimento di italianistica, romanistica, antichistica, arti e spettacolo
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Seminario
Scena e (con)testo. Intrecci tra verità e finzione (e tra storia e invenzione) in opere e paratesti teatrali tra Cinque e Seicento
Università della Calabria, 27-28 maggio 2025
Università della Calabria - Dipartimento di studi umanistici
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Congresso ADI Palermo
Panel 10. Il teatro delle contaminazioni: incontri, viaggi e intersezioni
Palermo, 12-14 settembre 2024
Proponenti: Gruppo di Ricerca ADI “Letteratura e Teatro”
Maria Cristina Figorilli (Università della Calabria) e Valeria Merola (Università dell’Aquila)
Discussant: Francesco Minervini (Università di Foggia), Valeria Tavazzi (Università di Roma Sapienza)
Il panel propone una riflessione sulle diverse pratiche della contaminazione nella produzione teatrale tra il XVI e il XVIII secolo. In questa sede si prenderà in considerazione sia la contaminazione tra i generi letterari (dalla novella, alla cronachistica, alla storiografia, ecc.), ravvisabile in termini di riscrittura, di riutilizzo di personaggi o situazioni, di spie lessicali o tessere contenutistiche, sia la contaminazione come intersezione con categorie quali politica, morale e filosofia che fanno la loro comparsa sulla scena teatrale per dar voce alle riflessioni autoriali in materia. Lo spazio teatrale accoglie generosamente tali spunti, riconsegnandoli in una veste rinnovata: a titolo esemplificativo, se nella commedia si colgono vene satiriche dal sapore storico (si pensi a inserti come la polemica antispagnola, molto diffusa nelle commedie della prima metà del Cinquecento), nella tragedia irrompe l’intreccio novellistico. Il risultato è un felice sodalizio tra elementi provenienti da disparate esperienze di scrittura, che nel teatro trovano uno spazio privilegiato per una nuova declinazione. Le relazioni accolte hanno proposte riflessioni ad ampio raggio sulle modalità di contaminazione o intersezione di generi presenti nel panorama teatrale tra XVI e XVIII secolo.
Convegno di studi
Intertestualità teatrali tra Cinquecento e Settecento
L'Aquila, 18-19 aprile 2024
Università degli studi dell'Aquila - Dipartimento di Scienze Umane
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Il video delle due giornate prima giornata e seconda giornata.
Convegno di studi
Teatro e Cittadinanza. Forme e modi storici della partecipazione al bene comune
Foggia, 12-13 marzo 2024
Università di Foggia - Dipartimento di Studi Umanistici. Lettere, Beni Cuturali, Scienze della Formazione
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Convegno internazionale
Le connessioni fra romanzo e teatro nel Settecento e nel primo Ottocento
Roma, 9-10 novembre 2023
Sapienza Università di Roma - Facoltà di Lettere e Filosofia - Piazzale Aldo Moro, 5
Sarà possibile seguire i lavori del convegno anche online, collegandosi al seguente indirizzo.
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Congresso ADI Napoli
Panel 43. Rappresentazione e funzione del paesaggio nel dramma pastorale fra Cinque e Seicento
Napoli, 14-16 settembre 2023
Proponenti: Maria Cristina Figorilli cristina.figorilli@unical.it
Valeria Merola valeria.merola@univaq.it
Gruppo di Ricerca ADI ‘Letteratura e Teatro’
Il panel intende riflettere sulla funzione che svolge il paesaggio all’interno della favola pastorale tra Cinque e Seicento. Come noto, lo scenario agreste, costituito da giardini e selve, che fa da sfondo a storie private e a vicende amorose, può assumere un valore morale e politico, che in alcuni casi si manifesta attraverso significati e contenuti anticortigiani. Lo spazio naturale, espresso in forme letterarie, che possono rimandare alle descrizioni del paradiso terrestre e agli scenari bucolici del mito dell’età dell’oro, talora si carica di una dimensione simbolica da cui però traspare l’allusione al presente in alcuni casi congiunta con istanze riformatrici utopiche o con prospettive alternative di evasione dalla storia. Le ambientazioni più stilizzate e mitologiche tuttavia non escludono, come dimostra il capolavoro di Tasso, un’ambientazione più realistica, fuori dalla città ma ad essa collegata, in ogni caso contigua allo spazio della rappresentazione, creando un gioco di corrispondenze tra scena e corte e prospettando agli spettatori una geografia concreta e a loro familiare. Tenuto conto delle diverse strategie di rappresentazione della scena bucolica, verranno accolte proposte incentrate sull’analisi del significato che l’ambientazione extraurbana assume nelle opere ascrivibili al genere del dramma pastorale tra XVI e XVII secolo.